domenica 2 marzo 2014

Un pomeriggio con Sony e Amedeo Novelli per il FOTOUP-ON-TOUR


Quasi un mese fa, pubblicai un post sul FOTOUP-ON-TOUR, workshop fotografico di Sony con la partecipazione del fotografo professionista Amedeo Novelli. Tanta era la curiosità di partecipare che in meno di poche ore, prenotai la mia presenza per il giorno 22 Febbraio a Roma dalle 13:00 alle 16:00. 

In preciso orario, mi trovo all'associazione 42 mm di Roma, in via Piemonte, una scuola di fotografia con sale pose. Vengo subito accolto per la registrazione e dopo pochi minuti mi invitano a scegliere una macchina fotografica Sony con cui lavorare in queste ore. Chiedo una reflex, ma purtroppo sono tutte esaurite. Mi guardo attorno, la scelta è ardua, tra mirrorles e cyber-shot, ho l'imbarazzo della scelta, ma da lontano mi attira subito un modello, la NEX-6: sensore APS-C da 16,1 megapixel, mirino XGA OLED Tru-Finder, obiettivo 16-50 mm e display orientabile. 


Ok, è mia! Dotandomi di una memory card da 8 GB classe 10 gentilmente offerta da Sony, mi accomodo in un'altra stanza, altri come me sono tutti a testa china, intenti ad armeggiare con la loro compagna di avventura. Fanno fotografie, provano, mostrano al compagno di banco quella funzione, quella foto scattata al primo oggetto nella stanza. Li sento chiedere: con questa luce metto un'ISO 800? Come imposto il controllo manuale? Usi il mirimo o il display? Mi sembra di essere tornato a scuola! Inoltre noto con piacere che ci sono tante ragazze, si vede che la fotografia attira molto il gentil sesso. Di fronte a noi un TV LED, lo ricosco: l'X9 4K Ultra HD, inconfondibile grazie agli speaker a fluido magnetici sul fronte.


Passano altri 10 minuti, ne approfitto anch'io per saggiare le caratteristiche della mia NEX-6. Prime impressioni: compatta ma dalle caratteristiche di una reflex, al tatto ho la sensazione di toccare materiali di pregio, la plastica e la gomma che mi aiutano per il sostegno della macchina, mi danno un ottimo feedback. Non è leggerissima, si superano i 300 g, ma sono ben distribuiti su un corpo macchina di 119 mm. Sul retro troviamo una giusta quantità di pulsanti e di ghiere. Si può fare anche a meno della guida, anche per un utilizzo completamente manuale, in quanto dal mirino potremmo vedere il 100% della scena che cambia in base alle impostazioni che utilizzeremo.


 Quest'ultimo inoltre, è dotato di sensore di prossimità, che lo fa accendere appena ci accostiamo con l'occhio, utile per il risparmio della batteria. ISO da 100 a 25600, manualmente riesco ad ottenere sempre una luce omogenea e chiara, ovviamente l'effetto grana è sempre in agguato ma con qualche scatto di prova, capisco quanta luce riesce ad immagazzinare e via con le opzioni. Di dimensioni classiche il display da 3" TFT, buona l'idea di poterlo orientare per scatti dove il mirino non può aiutare. Messa a fuoco potente, si, forse è uno dei punti di forza di questa macchina! Sono riuscito a mettere a fuoco oggetti in movimento e in scarse condizioni di luce grazie alla tecnologia AF ibrida rapida. Le condizione di utilizzo migliorano ancora di più se la luce è quella naturale. Ottmo anche lo zoom, veloce sia muovendo l'obiettivo con le mani (non silenziosissimo però..) che con il tasto a bilanciere sulla sinistra. Con l'innesto E, è possibile anche utilizzare altri obiettivi, mentre con obiettivo con innesto A di Minolta e Konica Minolta α/MAXXUM/DYNAX, si dovrà richiedere un adattore di montaggio α. 

Finalmente dopo altri minuti di attesa entra in studio Amedeo Novelli, direttore di Foto Up e Witness Journal. Socievole e simpatico, ci racconta brevemente la sua avventura con Sony avvenuta grazie alla scoperta di una macchina fotografica che aveva intenzione di acquistare. Ci raccomanda di potergli fare tutte le domande possibili, preferisce non eseguire un monologo, ma alla fine ci riesce comunque, ma è difficile non poterlo seguire! Grazie al TV LED, ci mostra una serie di suoi lavori da fotogiornalismo, alle foto in b/n fatte in Cambogia. Ci racconta come è stato difficile ottenere quei risultati e quanto possa essere faticoso fisicamente ed economicamente sostenere un lavoro di questo genere.


Ci fa notare i particolari di alcune foto che, pur apparentemente semplici scatti, hanno un significato particolare. "Non bisogna scattare alla prima occasione, ma stare fermi, in attesa che arrivi il momento migliore" - "Mai croppare una foto! Se mi accorgessi che uno studento lo ha fatto....!" Mai eliminare un elemento dalla foto con i programmi di fotoritocco, studiare prima la scena, immaginarla di fotografarla. (Per quanto ne abbia capito, odia stare seduto a ritoccare le foto, non ne capisce il senso: "preferisco pagare una persona che lo faccia e non stare curvo ore e ore sul computer....") E' il momento di passare al ritratto, dove Novelli ci mostra una serie di foto scattate in studio con sua moglie come modella ed un semplice foulard fatto muovere che rende lo scatto particolare. Passano le ore ed il workshop continua senza sosta. Mi ero iscritto perché convinto di ascoltare le tecniche segrete di un professionista ed invece ho ascoltato il lato umano della tecnica, quella sensibilità e quella bravura che possiamo alimentare con la conoscenza e il voler scoprire.

Dopo questa piacevole chiacchierata, Novelli, ci invita ad alzarci ed impugnare la macchina fotografica per lo shooting di ritratto con la stupenda modella Lara. All'improvviso mi sento un paparazzo: tutti su di lei a cercare l'inquadratura perfetta, il movimento giusto, l'espressione da cogliere al volo. I primi minuti sono stati di rodaggio, in quanto ho effettuato più prove in manuale per calcolare la luce e il risultato, ma poi con la NEX-6 ho trovato il giusto compromesso ed ecco in fondo i miei scatti di Lara. Lei, bellissima e altissima, da vera modella non si è tirata indietro a tanti improvvisati fotografi! E alla sua domanda: perché siete così silenziosi? Chiedetemi quello che volete! Proprio in quell'attimo ho capito che era il mio momento, io e soltanto io dovevo spiccare in quella bolgia di affamati pseudo fotografi. Così, abbasso la macchina fotografica, la guardo negli occhi, lei mi fissa e le chiedo....: Lara, puoi muovere i capelli per favore? Potevo fare di più, ma ero alle mie prime armi, mi rifarò alla prossima! 

Felice di questa esperienza e che consiglio vivamente, consegno la mia NEX-6 e vado via, ma con un rancore nel cuore, un dubbio atroce che ancora adesso non riesco a sopprimere....Novelli avrà avuto il piacere di fare una selfie con me? Ahahah, Caro Novelli, se dovessi leggermi, aspetto un tuo commento! Grazie di tutto. 

3 commenti:

  1. Tutto scritto in modo dettagliato e professionale...in più ci metti un qualcosa che rende il tutto un'esperienza vissuta anche se non eravamo presenti...grazieeeeeee by Filomena

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  2. Belle le foto! Complimenti!

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