mercoledì 2 settembre 2015

Nella "Silicon Valley" continentale: StartupBus Italia approda al Ford Research & Innovation Center di Aachen


I buspreneurs dello StartupBus Italia sono stati ospiti del Ford Research & Innovation Center di Aachen, una sorta di "castello delle meraviglie" dell'hi-tech e dell'innovazione. Non un semplice centro di ricerche: Auchan simboleggia un pò la Silicon Valley continentale dove si può monitorare il futuro e il modo in cui ci si arriverà. Una gran bella occasione per i ragazzi!

La visita dei buspreneurs dello StartupBus 2015 inizia nel seminterrato, dove una Ford Mondeo Hybrid è stata utilizzata come esempio tangibile di alcune importanti tecnologie implementate dal gruppo nei nuovi modelli per aumentare la sicurezza tanto dei guidatori, quanto dei passanti. Ecco allora una serie di simulazioni tra umani e cartelli stradali, nascono gli input di un'auto intelligente capace di decodificare e migliorare l'esperienza di guida.

Il Pre-Collision Assist with Pedestrian Detection riconosce i pedoni sulla strada e previene la frenata per ovviare a tempi eccessivamente lunghi di reazione che possono portare a urti, sinistri o comunque situazioni di estremo pericolo. Con il Performance Shift Light Indicator è possibile sfruttare i led anteriori per una illuminazione intelligente della carreggiata e tramite Spot Lightning proiettare un fascio di luce concentrato su eventuali sagome identificate sulla traiettoria dell’auto. Il fascio mette in evidenza l’ostacolo, avvisa dell’arrivo dell’auto e al tempo stesso consente un colpo d’occhio semplificato sull’incorrere di pericoli innanzi all’auto in marcia.

La seconda fase i buspreneurs hanno avuto la possibilità di visitare i laboratori nei quali i motori vengono assemblati e monitorati (attraverso strumenti standardizzati che hanno consentito lo sviluppo di normative internazionali che volgono verso una progressiva omologazione). Trattasi di sale nelle quali ogni singolo parametro ambientale (temperatura e umidità, polveri nell’aria ed altro ancora) è tenuto costantemente sotto controllo affinché gli esperimenti ivi effettuati possano restituire misurazioni apprezzabili, standardizzate e confrontabili. Le auto analizzate debbono rispondere a test che simulano un ciclo tradizionale di percorrenza per valutare il tasso di emissioni nelle varie condizioni d’uso dell’automobile.

La terza tappa è all’interno di un laboratorio chimico deputato a vagliare la componentistica utilizzata sui modelli da immettere sul mercato. Sono stati illustrati i principali strumenti utilizzati e le diverse procedure adottate in base al tipo di carburante utilizzato. Un piccolo esperimento di grande semplicità ha infine dimostrato come un filtro possa fermare o meno il flusso degli odori verso l’interno di un abitacolo in base alle condizioni di accumulo delle polveri nelle proprie maglie.

La quarta e ultima tappa è all’interno di un laboratorio utilizzato per testare e analizzare i materiali utilizzati. Impossibile infatti effettuare le scelte di assemblaggio basandosi semplicemente su pareri e valutazioni soggettive: per rendere misurabile la percezione delle persone, occorrono infatti test sul campo attingendo a campioni standard, procedure standard e percorsi di scelta predeterminati. Un piccolo strato metallico (nell’ordine di pochi micron) su un corpo di plastica cambia infatti radicalmente la percezione del materiale sfiorato e ciò può ribaltare l’esperienza e l’opinione di grandi fette di mercato. Un robot denominato Ruth, invece, sostituisce il tatto umano per cogliere alcuni parametri tattili dei tessuti disponibili, così da utilizzare gli stessi nelle giuste condizioni e meglio far proprio il favore del mercato.

Ford sempre attenta al fattore sicurezza, investe da anni in questo ambito e gli attuali modelli in produzione, portano in sé, parte di tutta questa tecnologia come la Lane Departure Warning che monitora i margini della carreggiata per avvisare il guidatore nel caso in cui l’auto si avvii verso traiettorie pericolose.


Non sottovalutato neanche il settore dell'impatto zero, dove Ford ha intrapreso la via dell’elettrico ormai già da tempo. Il prototipo della Fiesta Ewheeldrive è una delle soluzioni in via di sviluppo: gli accumulatori vengono posizionati all’interno delle ruote, riducendo lo spazio necessario occupato all’interno dell’abitacolo consentendo un dislocamento più libero del volume, una riduzione delle dimensioni complessive dell’auto ed una più agile progettazione delle soluzioni di alimentazione.


Ford ha già avviato diversi esperimenti di mobilità alternativa in tutto il mondo. Si va dai bus on-demand alle biciclette connesse, passando per parcheggi con sensori e city car sharing. Ognuna di queste sperimentazioni nasce a fini esplorativi, per capire sul campo quali problemi comporta, quali soluzioni richiede e quali modelli di business impone. Ford ha spiegato da tempo di voler diventare una grande startup, abbracciando un approccio intraprendente nell’esplorazione del futuro e focalizzando l’innovazione non solo come opportunità, ma come vero e proprio tassello del proprio modo di pensare l’impresa.

Per i buspreneurs dello StartupBus 2015 è tempo di andare. Il centro Ford Research & Innovation Center di Aachen, è stato un passaggio importantissimo, un'opportunità unica, simbolo di stimolo ulteriore alle idee proiettate verso il futuro.

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