Continua l'avventura di StartupBus in collaborazione con Ford Italia. Le cinque squadre di "buspreneurs" sono a pieno regine per sviluppare le startup che presenteranno a Colonia in occasione del Pirates Summit Festival. La curiosità di sapere cosa capita in quel bus è tanta. Come si vive in quella situazione, quali sono i ritmi tra gestione e organizzazione del lavoro. Per scoprire tutto ciò, Fantechnology ha intervistato uno dei team leader delle squadre partecipanti: Alessandro Guarino, Creative Strategist di MemoME.
Fantechnology: Quale sarà la startup che verrà presentata in occasione del Pirates Summit Festival?
Alessandro: MemoME è un progetto che mira ad implementare ciò che per distacco consideriamo il futuro socio-tecnologico della digital era: il networking. Ti spiego: quando si partecipa ad eventi, meeting o fiere, si ha la possibilità di poter conoscere tantissime persone, ma spesso volte capita, per tempo o per altre cause, di non poter registrare questi contatti. MemoME viene in soccorso proprio in queste circostanze. Il progetto è un braccialetto smart ideato proprio sul bus, con tecnologia NFC, che se indossato da entrambe le persone, con una semplice stretta di mano, si potrà richiedere il contatto del social network LinkedIn e scaricare una serie di informazioni utili per non perdere il contatto.
In primis i clienti di MemoME, potranno essere gli organizzatori di eventi, ma non escludo la possibilità che in futuro, possa essere utilizzato anche dal privato. Penso che la tecnologia NFC insieme ai social network, possano in tempo breve, aprire nuove opportunità di progettazione e lavoro e noi vogliamo creare una community che possa unire entrambe le realtà.
F: Com'è formato il tuo team?
A: Il mio team è composto da 5 persone. Irene Muci - Graphic Designer, Alberto Baldazzi - Business & Marketing Models, Alessandro Ipsaro Palesi - Web Designer, Manuel Cajio - Developer e poi io, Alessandro Guarino - Creative Strategist e Team Leader. Ognuno di noi ha un compito ben preciso. Sono persone che ho fortemente voluto e che, grazie alla loro esperienza, riuscirò a gestire le problematiche e valutarne le soluzioni.
F: Come si lavora in bus? Le sole 72 ore di lavoro, possono essere un ostacolo per la conclusione del progetto?
A: Il bus è un luogo che putroppo ha dei limiti: c'è sempre un pò di confusione, gli spazi sono limitati e qualche volta, la comparsa di problemi tecnici. Ma ciò nonostante, in noi c'è una fortissima adrenalina di fare tanto ed un'energia che coinvolge tutti. Il poco tempo a disposizione, è una sorta di crescita professionale, dobbiamo prendere delle decisioni importanti e ognuno di noi si assume le proprie reponsabilità.
F: Come si lavora in bus? Le sole 72 ore di lavoro, possono essere un ostacolo per la conclusione del progetto?
A: Il bus è un luogo che putroppo ha dei limiti: c'è sempre un pò di confusione, gli spazi sono limitati e qualche volta, la comparsa di problemi tecnici. Ma ciò nonostante, in noi c'è una fortissima adrenalina di fare tanto ed un'energia che coinvolge tutti. Il poco tempo a disposizione, è una sorta di crescita professionale, dobbiamo prendere delle decisioni importanti e ognuno di noi si assume le proprie reponsabilità.
F: Mi descrivi la funzione del Mentor a vostra disposizione sul bus?
A: Quello che fanno, va oltre la figura del tutor. Sono sempre a completa disposizione e ci aiutano a creare le strategie. Sono persone energiche che riescono a coinvolgere tutti. C'è uno scambio reciproco di idee e non potevamo chiedere di meglio.
Fantechnology continuerà a seguire la rotta di StartupBus con ulteriori novità, ed interviste ai "buspreneurs". Per essere sempre aggiornati l'hashtag dell’evento è #ThinkInProgress oltre ai seguenti canali social:
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