Test Drive Renault Captur Live 1.5 dCi 90 cv

Sia ben chiaro: se dopo tanti anni di recensioni e prove su strada, mi sia capitato di provare più di una volta un'auto Renault, posso garantirvi che c'è un motivo valido. In primis, la possibilità che mi viene concessa nell'effettuare dei test drive che mi permettano poi di scriverci su un bell'articolo, operazione che altre case automobilistiche non effettuano e che ad ogni mia richiesta rimango sempre in attesa, stranamente, aggiugerei io, considerando che è tutta pubblicità gratuita e poi perché sono stato sempre un pò affezionato alle auto francesi, probabilmente hanno segnato più volte momenti importanti della mia vita.

Con Renault ci siamo lasciati l'anno scorso con la prova della piccola Twizy, la prima "Urban Crossower" elettrica che mi ha dato non poche soddisfazioni, adesso è arrivato il momento della Captur, nuovo Crossower che strizza l'occhio ai giovani e alle famiglie dinamiche, vero concorrente della Mini CountryMan, Nissan Juke, Opel Mokka e della nuova Peugeot 2008 da poco presentata sul mercato. Vediamone insieme i particolari.

PRIME IMPRESSIONI

La Captur ha un design estremamente piacevole! Sarà sicuramente dovuto alla sua forma rialzata, alle sue curve pronunciate, dalla vernice bicolore e dai particolari esterni lucidi e colorati. La prima volta che la si guarda, si ha la sensazione di avere davanti un'auto dalle dimensioni importanti, ma non è affatto vero: con i suoi 4,12 metri é di poco superiore alla sorella Clio che mantiene buona parte della meccanica e parte di alcuni particolari interni. Sicuramente non le manca l'altezza con i suoi 1.56 metri ed una larghezza di 1.77 metri che le garantisce un abitacolo più che dignitoso. L'allestimento provato è il Live ma impreziosito dal Look Pack (cerchi diamantati black e vestri scuri), Smart Nav e selleria "Zip Collection" optional esclusivo per questo modello. Rimangono gli allestimenti Live, il più economico e l'Energy R-link il più lussuoso. Notevoli le personalizzazioni interne ed esterne che permettono di costruirsi la Captur dei propri desideri, con profili, cerchi, adesivi ed interni colorati. 

PLANCIA E ABITACOLO

Se dell'esterno la Captur lascia una buona impronta, non si può dire altrimenti dell'abitacolo. Generosa nello spazio, il passeggero anteriore gode di un libertà di spazio notevole, complice una plancia scavata e di un sedile comodo e alto. I passeggeri posteriori hanno uno spazio per le ginocchia sufficiente per viaggi di media/lunga tratta, i sedili sono regolabili in modo tale da poter gestire lo spazio del bagaglio o quello dell'abitacolo. Salire e scendere dall'auto è facilissimo! Pur essendo alta da terra, non ho mai sentito l'esigenza di dovermi aggrappare a qualcosa o puntare i piedi per terra, anche per chi siede dietro. L'altezza del padiglione è notevole, credo che persone alte più di 1.90 cm, non avranno difficoltà. I sedili presentano la caratteristica zip, si avete capito bene, proprio quella! Una zip che percorre il profilo dello schienale e della seduta e che all'occorenza possono essere sfilate per poter lavara la fodera. Che idea grandiosa! La plancia riprende un pò la forma della Clio, anche se in questo caso, la sezione multimediale centrale sembra essere meglio armonizzata con il tutto il resto. Optional per l'allestimento Live, lo Smart Nav, che abbiamo già visto e provato durante la prova della Dacia Dokker. Touchscreen, navigatore satellitare, stereo, vivavoce bluetooth, possibilità di poter leggere file da usb e presa jack da 3.5 mm per collegare il proprio lettore mp3. Non manca praticamente niente! Situato al centro della plancia, lo avrei gradito un pò più alto in modo tale da poter essere ancora più accesibile. La prima prova che ho effettuato è quella di associare il mio smartphone: si preme il tasto home, compaiono 6 icone, si preme quella dove viene rappresentata una cornetta e si attiva il bluetooth. Lo Smart Nav effettua la scansione dei dispositivi, forse un pochino lenta ma è un'operazione che bisognerà fare solo una volta, in quanto saliti a bordo riconoscerà in automatico il dispositivo. Il vivavoce é abbastanza chiaro solo al massimo livello e la semplicità nel comporre il numero dal display 7" è eccezionale. In pratica, si può fare a meno del libretto di istruzioni! In basso troveremo il climatizzatore manuale composto da tre monopole ed il tasto di accensione del motore.

Come nella maggior parte delle Renault, anche la Captur fa a meno della chiave per utilizzare la più comoda e sicuramente scenografica scheda elettronica che viene inserita nella fessura in plancia. Senza di essa, non sarà possibile avviare il motore. Da notare che all'inserimento della scheda, si rilascia il blocca sterzo ed il cruscotto si illumina mostrando tutte le spie di servizio. Quando poi ci si allontana, dopo pochi metri l'auto si chiuderà da sola emettendo un bip per avvisare il guidatore dell'operazione. Rimangono in alto i tasti per l'hazard e lo sblocco delle porte, mentre sulla parte alta della plancia, compare un comodo portaoggetti chiuso con la pressione delle dita. Davanti al passeggero anteriore, abbiamo non una semplice botola, ma un vero e proprio cassetto che può essere sfilato per recuperare gli oggetti e che ha una capacità di 11 litri! Nessuna novità invece per quanto riguarda il cruscotto, che deriva perfettamente da quello della Clio e che presenta solo le lancette del gasolio e del contagiri, mentre il tachimetro è stato sostituito da quello digitale. La visione è ottima, a patto che non abbassiate il volante, altrimenti la corona occuperà una parte della visione delle informazioni. Di buona capacità anche il bagagliaio con una capacità che varia dai 377 a 1235 litri, compreso il ripiano che può essere sollevato per nascondere da occhi indiscreti quello che volete. Con una soglia abbastanza alta, non è proprio il massimo della comodità caricare i propri bagagli, ma un occhio bisogna pur chiuderlo se si sceglie un'auto di questa categoria. Ottimo il rivestimento e la forma quadrata, difficilmente ci saranno angoli non utilizzati. 

ALLA GUIDA

Il motore 1.5 dCi da 90 cv è una vecchia conoscenza del gruppo Renault. Sicuramente sarà quello più acquistato e comunque più idoneo al tipo di auto. Le altre motorizzazioni sono a benzina: il TCe da 90 cv, tre cilindri turbo 900 ed il TCe da 120 cv di cilindrata 1200 con cambio automatico. Il dCi da me provato è riuscito a soddisfarmi in qualsiasi situazione: pur non essendo un mostro di potenza, sa regalare alla Captur un giusto dinamismo. Pronto a salire dopo i 1500 giri, ha un carattere corposo e regolare e proprio per questo, non ho sentito il bisogno di ulteriore potenza, complice anche un telaio preciso e di uno sterzo a sforzo graduale che non ha bisogno di correzioni anche nelle manovre più impegnative. Molto silenzioso e assente da vibrazioni, forse fa sentire la voce solo in accelerazioni profonde, ma se avete come sottofondo la vostra musica preferita, quasi non ve ne accorgerete. Soddisfacenti anche i consumi: la Renault dichiara 4.2 litri ogni 100 km nel ciclo urbano, ma esiste anche un tasto ECO, posto tra i sedili che vi aiuta a risparmiare ancora di più modificando l'accelerazione, la gestione della coppia e il funzionamento del climatizzatore. Sempre in fatto di risparmio, anche qui troveremo lo "start & stop", funzione che permette di spegnere l'auto lasciandola in folle mantenendo attive tutte le funzioni di bordo, dal climatizzatore alla radio alle luci. L'auto si riaccenderà da sola non appena premerete la frizione e inserite la marcia oppure quando è arrivato il limite di emergenza. Forse il migliore "start & stop" che abbia mai provato! Se non fosse per la spia che mi avvisa del funzionamento, quasi non mi renderei conto dell'avvenuta accenzione. I freni sono modulabili, hanno un'ottima potenza e non soffrono di fading. Le sospensioni sono morbide e riescono ad isolare bene le asperità del manto stradale, forse con i cerchi da 16" si potrebbe migliorare ancora di più, ma i 17" diamantati black, sono così belli che è impossibile non acquistarli! Piccola nota dolente è la visibilità posteriore, complice un lunotto piccolo, i vetri posteriori scuri e degli specchietti stranamente piccoli per la categoria. Consiglio vivamente i sensori di parcheggio, dopo una serie di manovre e riconosciuti gli spazi, non ci saranno più problemi. Come già accenato precedentemente, il posto di guida è molto comodo, seduta in alto e facilmente regolabile. L'appoggio per il piede sinistro è perfetto, manca solo il bracciolo per i lunghi viaggi, ma è possibile ordinarlo come optional. Stranamente sono assenti le luci di diffusione notturna della plancia e i pulsanti sul volante non sono illuminati. Ovviamente sto parlando di sciocchezze, sono piccoli dettagli non importanti, però da bravo "fissato" avrei preferito queste accortenze in un abitacolo che fa della comodità, uno dei sui plus vincenti.

CONCLUSIONI

La Captur è un'auto da godere ogni giorno. Tantissimi aspetti positivi, la rendono il crossower ideale per tutta la famiglia. Se si aggiunge poi il prezzo di 19.900 euro esclusi gli incentivi delle concessionarie per la dCi, l'auto diventa sicuramente un buon acquisto da prendere in considerazione! Non sottovalutate neanche le possibili personalizzazioni, spesse volte basta quel tocco in più per rendere l'auto unica!

Come sempre voglio ringraziare la concessionara Renault Center Srl di Salerno ed il Sig Vincenzo Vistocco per la professionalità e la gentilezza nel darmi la possibilità di effettuare il test drive.