venerdì 11 novembre 2016

Restyling tecnologico per la nuova Volkswagen Golf


La Volkswagen presenta presso la sede storica di Wolfsburg il rinnovamento della Golf tre e cinque porte, della Golf Variant nonché delle versioni sportive Golf GTI e Golf GTE. Il design ancora più definito di tutte le nuove versioni della Golf risulta più grintoso che mai.

Le modifiche apportate comprendono nuovi paraurti anteriori e posteriori, nuovi fari alogeni con luci diurne a LED, nuovi fari con tecnologia full LED al posto di quelli allo xeno, nuovi parafanghi anteriori, nuovi gruppi ottici posteriori interamente a LED di serie per tutte le versioni della Golf, nonché nuovi cerchi e colori carrozzeria. Nuove modanature decorative e nuovi tessuti impreziosiscono inoltre l’abitacolo della Golf 2017.


Nuove soluzioni di dettaglio accrescono ulteriormente l’inconfondibile purezza di linee e forme che contraddistingue il design iconico della Golf. A questo proposito, spicca l’insieme composto da calandra e gruppi ottici, che affina ulteriormente il modello originale sotto il profilo stilistico. Il listello cromato inferiore della calandra si sviluppa a sinistra e a destra, confluendo nei gruppi ottici full LED (sulla Nuova Golf i gruppi ottici a LED di serie o a richiesta, in base al livello di allestimento, sostituiscono i fari allo xeno) sotto forma di elemento cromato (verniciato in rosso sulla GTI e in blu sulla GTE) in combinazione con le luci diurne a LED. Le prese d’aria, anch’esse ridisegnate e inserite nella parte inferiore del paraurti, accentuano più che mai la larghezza della vettura. L’interazione tra questi inediti dettagli regala alla Golf un look ancora più inconfondibile.


Le versioni dotate di cruise control con regolazione automatica della distanza (ACC) e/o Front Assist con funzione di frenata di emergenza City e nuovo riconoscimento dei pedoni presentano un ulteriore highlight a livello estetico: d’ora in poi, su tutte le versioni TDI, TSI, a metano, GTD e GTI, il sensore radar di questi sistemi non sarà più collocato in posizione visibile nella presa d’aria inferiore del paraurti, bensì sarà integrato a scomparsa dietro il logo VW nella parte superiore della calandra.


Per apprezzare al meglio il rinnovamento della Golf, conviene partire dagli interni e passare poi agli esterni, in quanto l’anno modello 2017 presenta un nuovo concept di visualizzazione e di comando sempre più orientato a una digitalizzazione più spinta. Fulcro di questa nuova concezione sono l’Active Info Display – novità assoluta a bordo della Golf – e il sistema di infotainment con comandi gestuali, offerto per la prima volta dalla Volkswagen nella produzione di serie. In quest’ottica, la Volkswagen ha aggiornato l’intera gamma dei sistemi di infotainment. Le caratteristiche principali sono le seguenti: design nuovo e raffinato, touchscreen più grandi e, come precedentemente accennato, comandi gestuali disponibili per la prima volta su una vettura del segmento Golf in abbinamento al modello top di gamma Discover Pro.


L’Active Info Display della Golf è una strumentazione completamente digitalizzata dotata di numerose funzioni interattive. Tramite apposito software, l’intera strumentazione viene rappresentata virtualmente su uno schermo a colori da 12,3 pollici. Le informazioni relative alla navigazione possono essere visualizzate sia in 2D sia in 3D.


La risoluzione di 1.440 x 540 pixel regala una visualizzazione estremamente chiara e precisa fin nei minimi dettagli. Sono disponibili cinque differenti profili informativi che consentono di modificare, per quanto riguarda alcuni aspetti, la tipologia delle informazioni visualizzate e la relativa grafica. Il guidatore può scegliere tra i profili Classic, Consumi & Autonomia, Efficienza, Prestazioni & Sistemi di assistenza e Navigazione.


Il profilo Navigazione fornisce un ottimo esempio per apprezzare gli elementi interattivi dell’Active Info Display: impostando questa modalità, tachimetro e contagiri si spostano ai lati in modo da lasciare più spazio al centro per la mappa. A seconda delle esigenze, è possibile integrare all’interno delle rappresentazioni grafiche di tachimetro e contagiri anche le informazioni relative alle funzioni di guida, navigazione e assistenza. Anche le immagini dei contatti telefonici o le cover dei CD possono essere visualizzate all’interno dell’Active Info Display.



A questo riguardo, la grafica è personalizzata a seconda del modello: per la GTI, per esempio, la grafica utilizza il rosso-GTI per creare un contrasto cromatico, mentre la Golf GTE punta sul blu-GTE per adeguare il colore della strumentazione a quello caratteristico dell’ibrido plug-in. La Volkswagen offre a richiesta per tutte le Golf l’Active Info Display in alternativa alla strumentazione analogica.


La Volkswagen sostituisce tutti i sistemi di infotainment finora adottati sulla Golf con un MIB di nuova generazione. La caratteristica principale? Tutti i sistemi presentano un design inedito e touchscreen di dimensioni maggiori; le denominazioni dei sistemi di infotainment non cambiano. I nuovi sistemi da 6,5 pollici Composition Colour con risoluzione del touchscreen di 800 x 480 pixel prendono il posto degli attuali sistemi Composition Touch e Composition Colour da 5 pollici (display con risoluzione di 400 x 240 pixel); il Composition Touch con display bianco e nero non viene più utilizzato. Il livello successivo prevedeva finora l’adozione del Composition Media e del Discover Media (compresa navigazione) con schermi da 6,5 pollici.


Anche questi ultimi sono sostituiti da sistemi omonimi con display da 8 pollici e risoluzione invariata di 800 x 480 pixel. Il sistema top di gamma Discover Pro (compresa navigazione) sarà d’ora in poi dotato di touchscreen da 9,2 pollici (anziché 8), mentre la relativa risoluzione passa dagli attuali 800 x 480 a 1.280 x 640 pixel. Il nuovo Discover Pro è il primo sistema di infotainment offerto dalla Volkswagen a prevedere oltre a sensori di prossimità, sistema di comando vocale e touch, anche la possibilità di azionamento tramite comandi gestuali: un’anteprima mondiale nel segmento delle vetture compatte. Nel corso del 2017 la Volkswagen introdurrà questi nuovi sistemi su numerosi altri modelli.


Se c’è un’auto che ha permesso di democratizzare il progresso, si tratta senza dubbio della Golf, con tutte le sue prime sette generazioni. Sistemi quali ABS, ESC e successivamente la vastissima gamma di sistemi di assistenza sono divenuti elementi di cui milioni di persone in tutto il mondo non possono più fare a meno a bordo di una vettura popolare come la Golf. Non a caso, è stata proprio una delle prime auto della classe compatta dotata di regolazione automatica della distanza (ACC), Front Assist con funzione di frenata di emergenza City, Lane Assist, sensore Blind Spot, assistenza all’uscita dal parcheggio, Park Assist, sistema di rilevazione della stanchezza, telecamera per la retromarcia (Rear View), riconoscimento della segnaletica stradale, frenata anti collisione multipla e stabilizzazione del rimorchio.

Il rinnovamento della Golf parte proprio da qui. Con l’anno modello 2017 la Volkswagen arricchisce la gamma dei dispositivi con il sistema di assistenza nella guida in colonna, il nuovo riconoscimento dei pedoni per il Front Assist con funzione di frenata di emergenza City, il Trailer Assist che coadiuva il guidatore nelle manovre con rimorchio (disponibile per la prima volta nella classe compatta), nonché l’Emergency Assist. La protezione proattiva degli occupanti (PreCrash) è stata, infine, ulteriormente ottimizzata.

Sulla base del Lane Assist (assistenza per il mantenimento della corsia) e dell’ACC (regolazione automatica della distanza), la Volkswagen ha sviluppato il sistema di assistenza nella guida in colonna per tutte le Golf equipaggiate con DSG. Il sistema rende nettamente più confortevole la guida al volante della Golf durante gli incolonnamenti e nelle condizioni di traffico stop & go. La guida in colonna, inoltre, risulta più sicura, in quanto il sistema di assistenza contribuisce a evitare i classici tamponamenti. In questo caso, la Golf viaggia per la prima volta in modalità semiautomatica grazie all’interazione tra diversi sistemi di assistenza.


La Volkswagen ha ulteriormente ottimizzato la famiglia di motori TSI EA211; i nuovi turbo benzina a iniezione diretta festeggiano il proprio debutto sulla Golf. Si comincia con il TSI 1.5 Evo, un potente quattro cilindri turbo benzina 150 CV dotato di sistema di gestione attiva dei cilindri (ACT) e di un’efficiente iniezione diretta common rail. Il nuovo TSI è particolarmente agile e silenzioso. A un regime di appena 1.500 giri eroga già la sua coppia massima di 250 Nm con consumi NEDC di 4,9 l/100 km (corrispondente a 110 g/km di CO2). La Volkswagen sta lavorando anche a una versione BlueMotion del TSI 1.5 Evo 130 CV, i cui consumi NEDC si attestano su 4,6 l/100 km (pari a emissioni di CO2 di 104 g/km). Tra i principali punti di forza di questo propulsore high-tech figurano un nuovo processo di combustione (derivato dal cosiddetto ciclo Miller) e un turbocompressore con turbina a geometria variabile (VTG).


Il motore eroga la propria coppia massima di 200 Nm già a 1.400 giri. Il TSI 1.5 Evo 130 CV presenta in anteprima mondiale anche una funzione ampliata di avanzamento per inerzia con motore disattivato: il TSI si spegne pertanto completamente quando il guidatore solleva il piede dall’acceleratore. Un tale disinserimento è stato finora applicato unicamente in abbinamento con i veicoli ibridi, in quanto sistemi quali servosterzo elettromeccanico o servofreno devono continuare a essere alimentati con energia anche quando il motore Evo è spento. Questo è esattamente ciò che accade a bordo della Golf 1.5 TSI Evo 130 CV: la funzione ampliata di avanzamento per inerzia, di serie su questo modello, abbatte i consumi nell’impiego reale fino a 0,4 l/100 km. Grazie alla funzione di avanzamento per inerzia e alle ulteriori innovazioni dal punto di vista tecnico, questo TSI 1.5 Evo offre un vantaggio in termini di consumi fino a 1 l/100 km nelle condizioni di impiego più comuni per i Clienti, a seconda dello stile di guida.

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