mercoledì 7 ottobre 2015

Fantechnology in pista con Peugeot Driving Experience 2015


Si rinnova l'appuntamento con Fantechnology e Peugeot. Stesso luogo, circuito di Benevento, stesso programma, test e percorso di guida sportiva, ma con nuove auto. Il 4 ottobre, ho avuto la possibilità di poter testare in pista la sportiva 208 GTi 208 CV e la nuova 308 GT BlueHDi 180 CV. Vediamo com'è andata.

L'appuntamento è alle ore 11:30 all'autodromo Gianni De Luca, Airola - Benevento. Prima di me in fila per la registrazione, una decina di persone. Sono tutti ragazzi giovani, siamo sulla media dei 26 anni, qualche ragazza in compagnia di amiche e poche persone adulte. Veniamo registrati, ci consegnano un badge di riconoscimento e poi subito in sala per il briefing. 



Ci vengono mostrate le caratteristiche tecniche delle nuove 208 e 308 GT e poi si passa subito alle regole di guida: attenzione e controllo. Siamo chiamati a testare in pista due vetture dal carattere molto sportivo che, in condizioni normali, non potremmo mai guidare in quel modo. Prima cosa fondamentale la posizione guida e le mani sul volante: sempre alle 9:15. Quando affrontiamo le prime curve, dei birilli segnaletici ci aiuteranno a capire quando sarà il momento di frenare. Ed è proprio la frenata, l'azione che spesse volte sbagliamo. Posizionarci all'esterno dell curva e con le ruote dritte frenare con decisione e senza paura. Affrontare la curva rilasciare il pedale del freno e dare subito gas. Sembrano azioni così semplici ma danno un senso di grande adrenalina. Intanto dai vetri della sala, intravedo le Peugeot pronte per il giro di pista. Vedo una 208 nera, con cerchi bruniti, forse da 18" - con freni Brembo rossi e percepisco un "sound" dai terminali di scarico che attira subito l'attenzione. 



Usciamo dalla sala ed infiliamo i caschi. Saluto il mio istruttore che sarà sempre accanto a me nei giri. Mi indica la prima auto da provare, una 208 GTi 208 CV bianca, la numero 14. Salgo in auto, regolo un sedile ultra sportivo in alcantara/TEP/tessuto firmato "Peugeot Sport" - metto la cintura e attendo il via per entrare in pista. Mi sento a mio agio, il sedile nonostante la conformità, è comodo, forse stringe un pò sulle gambe, ma solo in secondo momento mi renderò conto quanto sia utile in curva. Il volante è piccolo e la strumentazione posizionata in alto, è di un colore rosso molto vivace. 


Parto, esco dai box: mi viene chiesto di non andare oltre la terza marcia e di spingere su pesante. Accellero con decisione, i 208 cavalli si fanno sentire tutti, ho la schiena inchiodata al sedile. I finestrini sono chiusi, ma sento comunque il suono del motore, si è un suono, una musica non un rumore. Supero alla grande i 4000 giri, mi allargo, primo birillo, penso... frenare con decisione, ci provo ma vengo subito ripreso dall'istruttore. Sei entrato tardi e hai iniziato a frenare con le ruote girate! Primo rimprovero. Tutto il giro è fatto così, non mi sento ancora pronto. Inizio il secondo giro, stesso posto di prima: birillo, freno con decisione, sento la cintura trattenermi, stringo il volante ed entro in curva più veloce. Capisco che la taratura degli ammortizzatori e lo sterzo mi permettono di andare oltre il mio limite psicologico. Arriva un tornante, forse calcolo male lo spazio e sono lento, accellero dove non dovrei, ma la 208 GTi non si scompone più di tanto e riesco a mantenere la traettoria senza perdere aderenza. 


Rientro nei box, cambio auto e istruttore. Ad attendermi una 308 GT BlueHDi 180 CV con cambio EAT6. Il sedile di guida è molto più largo, meno sportivo ma molto più comodo, di pelle nera con cuciture rosse ai bordi. Stesso volante piccolo come la 208 GTi, ma viene messo in risalto da una plancia più grande e da una strumentazione ancora più alto. E' un concetto basilare in Peugeot, lo chiamano "Peugeot i-Conkpit" dove il guidatore si trova al centro delle sensazioni, ed è effettavamente così. 


Posizione del sedile, cintura e si riparte. Decido di provarla in automatico. Entro in pista, accellero con decisione, è progressiva ma non rabbiosa come la 208 GTi. Mi accorgo che il suono del rumore è modificato, hanno fatto di tutto per nasconderlo da un diesel, ci sono riusciti, mi piace! Provenendo dagli errori precedenti, alla prima curva freno nuovamente con decisione, entro in curva, la 308 GT BlueHDi sembra correre sui binari, lo sterzo è duro, percepisco una sensazione di sicurezza più elevata. Affondo con l'acceleratore, kick down, scalo di una marcia, il cambio è veloce e mi da la possibilità di entrare in curva con velocità. Rimango un pò distratto dal quadro strumenti che mi da informazioni sulla coppia erogata, sulla pressione di sovralimentazione, dell'accelerazione longitudinale e trasversale!!! Secondo giro, l'istruttore mi consiglia di provarla con la funzione Sport inserita, proviamo. Accellero, il motore sale su di giri molto più in fretta ed in alto, il suono entra in abitacolo più prepotente. Tutto qui? No. Freno, entro in curva accellero, ancora kick down, ma questa volta il cambio diventa più nervoso, inchiodo con la schiena, su di giri subito, emozione!


Cambio pilota: il mio istruttore sale alla guida. Mi dice: adesso capisci quando ti dicevo vai forte cosa intendevo. Per sicurezza abbraccio la maniglia della porta. Entriamo in pista, accellera di brutto, la 308 GT BlueHDi sale di giri, prima curva, tanto è decisa la frenata che stacco completamente la schiena dal sedile, la cintura mi trattiene e mi porta indietro quasi strappandomi. Le curve sono affrontate con una velocità insostenibile per me e li capisco che ancora sono bloccato dai miei limiti, perchè potevo dare ancora di più, ma dovevo ascoltare l'auto, e non i miei dubbi. Alla terza curva, incomincio a divertirmi, vorrei riporvarci nuovamente ma non si può, tempo scaduto. Bisogna uscire e cedere il passo al prossimo.


Prossima prova: in un circuito limitato dai birilli, proviamo nuovamente la 208 GTi per testare la precisione e la reattività del nuovo sterzo ridotto. Tre giri da completare, i primi due a velocità bassa, l'ultimo ad accelerazione e frenata in rettilineo più curve a bassa velocità. Utile sicuramente ma poca roba rispetto al percorso! Torno a casa con un bel cappellino firmato Peugeot Experience ed una tessera che certifica il mio stato di guida sportiva. Contento dell'esperienza, sperando che l'anno prossimo, possa di nuovo tornare a divertirmi con Peugeot. 

 

Nessun commento:

Posta un commento