lunedì 18 giugno 2012

Martini Royale: il cocktail da assaggiare

Oggi mi sento un inviato speciale, anzi no, un agente 007 con licenza di bere! Siii lo so, quando si è in servizio non bisogna bere, ma questa volta è tutto diverso. Il mio capo, Mr. Zzub, mi ha affidato un compito delicato e alquanto prezioso. Scoprire una delle formule segrete del Martini Royale. Quali saranno i segreti che lo rendono un cocktail così apprezzato? L’unico modo per saperlo è agire di persona. 

In veste informale, mi reco insieme ai miei colleghi in uno dei bar più popolati della ridente Cava De’ Tirreni, in provincia di Salerno. Vorremmo sederci ma non è il caso, devo vedere con i miei occhi cosa succede quando ordinerò il cocktail. Ci avviciniamo al bancone: cosa vi preparo? Rispondo con un secco “Martini Royale”! Mi guarda insospettito, poi aggiunge: bianco o rosso? Bianco grazie! Qualche preferenza nel prepararlo? No faccia lei, mi fido…. All’improvviso sento tutti gli occhi addosso, avranno scoperto la mia vera identità? Al mio tre giriamo e scappiamo, tanto non dobbiamo pagare niente….ma i miei colleghi mi bloccano e mi rassicurano che tutto sta andando per il verso giusto! 

Il barman prende un ballon posto a testa in giù da un ripiano, lo riempie a metà di Martini bianco, poi di ghiaccio e per finire due dita al di sotto del bordo bicchiere di un Martini prosecco. Prende una fetta di lime, la preme per far scivolare dentro il succo mentre un’altra fetta tagliata a metà, la pone sul bordo. Per concludere, un piccolo ramoscello di 4 foglie di menta, viene posto all’interno del bicchiere. Prego è servito! Non indugio ad avvicinare il bicchiere e, complice la menta, sento un profumo così stimolante del Martini che mi invoglia ad assaggiarlo lentamente. La sensazione è quella di un coktail non molto frizzante ma delicato e dal sapore fresco. Non è affatto pesante, anzi forse adatto anche a chi, come me, beve raramente gli alcolici. Più passa il tempo, è più il sapore si attenua dovuto allo sciogliersi del ghiaccio. Io lo vedrei bene sorseggiato in dolce compagnia, ma ahimè, qui si lavora e non tutto è sempre un piacere! 

Pago e andiamo via. Missione compiuta, scriverò il mio rapporto e lo consegnerò al capo. Una nota dolente di questa esperienza però c’è….dov’era scritto che dovevo pagare tutto io??

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