lunedì 4 maggio 2015

La ricerca Ford sullo stress: per gli europei, il tragitto casa-lavoro è più stressante del lavoro stesso

 
Ford ha diffuso i dati di un nuovo studio, condotto su un campione di 5.500 cittadini di 6 città europee, che evidenzia l’andamento dei livelli di stress rispetto ai tempi e alle modalità del tragitto casa-lavoro. Lo studio Ford ha coinvolto cittadini di Roma, Barcellona, Berlino, Londra, Madrid e Parigi, e evidenzia che 1 intervistato su 3 ritiene che il tragitto casa-lavoro stia diventando progressivamente sempre più stressante, mentre 1 su 4 ne considera la durata sempre meno prevedibile.

La ricerca ha evidenziato inoltre che, per gli intervistati, è statisticamente più stressante il tragitto-casa lavoro (26%) del lavoro stesso (23%). A Roma, lo stress è talmente elevato da essere paragonabile a quello causato da un trasloco. A Londra, invece, è peggio di una visita dal dentista. Alla conferenza Sustainable Brands 2015 di Barcellona, il Vice Presidente Ambiente e Sostenibilità di Ford Europa Andreas Ostendorf, ha presentanto la vision Ford per la smart mobility e le soluzioni in grado di rendere più efficienti e integrati i trasporti urbani. Ford collabora con istituzioni di tutto il mondo per identificare e affrontare le sfide della mobilità del futuro che emergeranno dall’evoluzione dei processi di urbanizzazione.

Nell’ambito del progetto Ford Smart Mobility, l’Ovale Blu ha di recente svelato l’esperimento “Handle On Mobility” e presentato 2 e-bike interconnesse e un’app di gestione intermodale per la pianificazione efficiente del proprio tragitto.

Ogni minuto aggiunto al tragitto casa-lavoro, ha un effetto cumulativo su stress e ansia. Secondo una ricerca condotta da Moovitapp.com, il percorso andata e ritorno dura, in media, 111 minuti a Roma, 104 a Londra e 100 a Madrid. Lo studio Ford ha evidenziato che proprio Roma è la città in cui i cittadini sono più propensi a ritenere che gli spostamenti cittadini stiano diventando sempre più stressanti (57%). Seguono Londra (41%) e Parigi (35%). Secondo la ricerca, i livelli più elevati di stress sono in generale riscontrabili nei pendolari che utilizzano 3 o più mezzi di trasporto.

Per molti l’impossibilità di prevedere con certezza la durata degli spostamenti, si traduce nella difficoltà nel rispettare gli orari. Il 63% del campione ammette di arrivare in ritardo al lavoro almeno una volta al mese a causa di rallentamenti ed eventi imprevisti, il 27% è in ritardo almeno 3 volte al mese, e il 15% lascia casa con almeno 30 minuti di anticipo rispetto all’orario ideale per non rischiare di ritardare al lavoro. A Roma, dove il livello di stress relativo al tragitto casa-lavoro sono i più elevati, l’8% dei lavoratori arriva ad anticiparsi anche di un’ora per non rischiare di arrivare in ritardo. Addirittura il 43% ha ammesso di non essere riuscito a raggiungere il posto di lavoro almeno 1 volta nei 12 mesi precedenti, principalmente a causa di scioperi e interruzioni dei servizi di trasporto pubblico.

In generale, solo il 19% ritiene che i propri spostamenti non siano stressanti, con un dato che scende al 10% tra gli under 24.

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