mercoledì 22 febbraio 2017

Ford all’opera per lo sviluppo di una tecnologia ‘anti-buche’


In Europa, le buche presenti sul fondo stradale contribuiscono a causare più di un terzo di tutti gli incidenti ogni anno. Nel 2011 sono state segnalate oltre 20 milioni di buche presenti sulle strade europee, ma solo la metà sono state successivamente ripristinate, con un costo stimato di oltre 1,2 miliardi di euro.
 
Ford per aiutare gli automobilisti ad affrontare questa, spesso costosa insidia stradale, ha annunciato di essere all’opera per sviluppare una mappa virtuale di segnalazione delle buche basata sul crowd-sourcing tra utenti della strada, che verrà sperimentata attraverso diversi test nel corso del 2017. La mappa mostrerebbe in tempo reale sul computer di bordo dell’auto, le condizioni del fondo stradale, informando rispetto allo stato di deterioramento del manto stradale, localizzando con precisione le buche e suggerendo, se necessario, eventuali percorsi alternativi.


Il freddo e la neve che hanno causato il gelo e il deterioramento delle superfici stradali, il successivo disgelo dovuto all’innalzamento delle temperature, e infine le abbondanti piogge primaverili, creeranno molte difficoltà per tutti gli automobilisti europei.

Alcuni modelli Ford, tra cui Mondeo, S-MAX e Galaxy, sono già dotati del sistema Continuously Controlled Damping with Pothole Mitigation, che rileva la presenza di buche con appositi sensori e regola le sospensioni per contribuire a ridurne gli eventuali danni.

Gli ingegneri dell’Ovale Blu, presso il centro di Ricerca e Innovazione Ford ad Aachen, Germania, per lo sviluppo di questa tecnologia stanno testando l’uso di telecamere e modem da integrare a bordo dei veicoli. Insieme, questi dispositivi potrebbero raccogliere informazioni dettagliate sulle condizioni stradali e condividerle in tempo reale sul cloud, mettendole così a disposizione di tutti gli utenti della strada.

Ulteriori ricerche stanno anche sperimentando un innovativo sistema di sospensioni attive progettato per ridurre in modo determinante gli eventuali danni all’auto dovuti alla presenza su strada di dossi voluminosi. Ford, inoltre, testa i nuovi modelli dell’Ovale Blu presso il Proving Ground di Lommel, Belgio, su un percorso ‘da incubo’ lungo 1,9 chilometri, dove ha riprodotto alcune delle peggiori buche al mondo.

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